Il car detailing è un processo che racchiude tutti i trattamenti utili alla cura dell’auto dalla pulizia accurata a interventi su difetti e imperfezioni delle superfici, prestando attenzione ai minimi dettagli e ai diversi materiali.
La conoscenza dei diversi materiali utilizzati nell’auto unita alle competenze tradizionali del settore vanno a costituire un bagaglio di base necessario per poter affrontare le sfide che la cura di un veicolo può rappresentare.
Infatti il car detailing comprende ad esempio:
- Interventi di pulizia degli interni e degli esterni dell’auto o del veicolo;
- Interventi di miglioramento delle caratteristiche estetiche dell’auto o del veicolo fino al ripristino delle condizioni delle superfici pari a nuovo (dove possibile);
- Interventi di protezione dall’invecchiamento e dai contaminanti e di mantenimento nel tempo delle migliori condizioni ottenute attraverso i trattamenti precedenti;
Quello che cambia dal mondo tradizionale della cura dell’auto è una maggiore attenzione verso quei dettagli che rendono speciale la tua auto e che te la fanno amare giorno dopo giorno e chilometro dopo chilometro.
Ogni materiale presenta delle caratteristiche specifiche e può richiedere prodotti e metodi di lavorazione più attenti per ottenere il meglio in termini di salvaguardia nel tempo o per migliorarne la resa estetica.
Questo di base è un approccio diverso verso tematiche che da sempre esistono nel mondo della cura dell’auto e hanno portato di conseguenza ad una maggiore consapevolezza che ha trasformato le tecniche e le operazioni tradizionali in un modo nuovo e più dettagliato.
Scopriamo insieme le diverse informazioni importanti per capire cos’è il car detailing e come funziona:
- 👉 Le Origini del Car Detailing
- 👉 Le Fasi del Car Detailing per Esterni
- 👉 Il Lavaggio Auto nel Car Detailing: La Prima Fase degli Esterni
- 👉 La Decontaminazione Auto nel Car Detailing: La Seconda Fase degli Esterni
- 👉 La Lucidatura Auto nel Car Detailing: La Terza Fase degli Esterni
- 👉 La Protezione Auto nel Car Detailing: La Quarta Fase degli Esterni
- 👉 Il Mantenimento Auto nel Car Detailing: La Quinta Fase degli Esterni
- 👉 Le Fasi del Car Detailing per Interni
- 👉 Il Soffiaggio e l’Aspirazione Interno Auto nel Car Detailing: La Prima Fase degli Interni
- 👉 La Pulizia dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Seconda Fase degli Interni
- 👉 La Protezione dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Terza Fase degli Interni
- 👉 La Pulizia dei Vetri Auto nel Car Detailing: La Quarta Fase degli Interni
- 👉 Il Mantenimento dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Quinta Fase degli Interni
Quando Nasce il Car Detailing: Dove e Quali Sono le sue Origini
Spesso quando si parla di car detailing si tende a credere che la sua origine sia in America intorno agli anni 50, dove l’avvento delle cromature ha fatto nascere l’esigenza di trattare questi materiali in modo diverso e specifico.
Infatti i prodotti dell’epoca erano concentrati e spesso potevano macchiare questi elementi vistosi delle carrozzerie portando a danni che non potevano essere ripristinati in alcun modo se non rifacendo la cromatura al pezzo intaccato.
Ovviamente per un proprietario di un auto o di una moto con un dettaglio cromato e che probabilmente era l’elemento differenziate che l’aveva spinto all’acquisto o alla personalizzazione del suo veicolo era di primaria importanza evitare di rovinarlo e al tempo stesso era fondamentale proteggerlo nel tempo.
Quindi storicamente si fa risalire il car detailing moderno a questo periodo, ma se vogliamo indagare retroattivamente nel tempo si può arrivare anche più indietro fino agli inizi del 1800.
Infatti in quegli anni in Germania venne sviluppata la prima cera, a base di grassi animali, che veniva usata per proteggere le carrozze che erano trainate dai cavalli e con l’avvento delle automobili a fine 800 la stessa tecnologia viene applicata al nuovo mezzo di trasporto.
Se ci pensiamo già a quell’epoca c’era la necessità che è alla base del car detailing e cioè esaltare le caratteristiche estetiche del mezzo e preservarlo nel tempo dall’invecchiamento e dai contaminanti.
Concludendo alla fine del 1800 e all’inizio del 1900 ci furono diverse aziende che iniziano a sviluppare dei prodotti specifici per la lucidatura e per la cura dell’auto e che hanno dato l’incipit a tutto il settore della cura dell’auto e gettato i semi anche per la nascita del moderno car detailing.
Le Fasi del Car Detailing per Esterni: Quali Sono e Come Funzionano
Tradizionalmente quando si parla di fasi del car detailing si tende a ragionare per macrovoci e indicare le cinque fasi relative agli esterni e cioè lavaggio, decontaminazione, lucidatura, protezione e mantenimento.
In pratica si tende a semplificare il ragionamento indicando le famiglie più grandi di attività ed escludendo dal ragionamento le fasi del car detailing per gli interni che sono altrettanto importanti e diverse rispetto alla cura e alla pulizia degli esterni.
Andiamo di conseguenza ad analizzare la situazione classica:
- Prima fase: Lavaggio dell’Auto nel Car Detailing;
- Seconda fase: Decontaminazione dell’Auto nel Car Detailing;
- Terza fase: Lucidatura dell’Auto nel Car Detailing;
- Quarta fase: Protezione dell’Auto nel Car Detailing;
- Quinta fase: Mantenimento dell’Auto nel Car Detailing;
Nella prima fase tradizione di lavaggio rientrano le operazioni di pulizia e dei cerchi e delle gomme, di prelavaggio, di lavaggio dell’auto, di pulizia dei vetri e di asciugatura.
Di base però l’attività di pulizia dei cerchi e delle gomme dovrebbe essere realizzata per prima a nostro avviso, perché le ruote sono le zone dell’auto più contaminate e sporche e di conseguenza è bene pulirle da subito per evitare che se affrontate successivamente possano lasciare schizzi di sporco sulle zone vicine.
Mentre l’attività di pulizia dei vetri è una delle ultime fasi da realizzare in quanto potrebbe venire contaminata da sporchi creati nelle varie operazioni successive che si noterebbe immediatamente e quindi e realizzarla prima di altro implicherebbe dovere rifare il lavoro al termine di tutto.
Per quanto riguarda invece la seconda fase tradizionale di decontaminazione rientrano attività diverse come la decontaminazione chimica e quella meccanica che utilizzano prodotti chimici in un caso e le clay bar (barrette d’argilla) nel secondo.
Qui è opportuno dividerle perché in base allo stato di contaminazione dell’auto potrebbe essere necessario realizzare entrambe le attività o solo una parte delle stesse.
Questi sono alcuni dei motivi per cui ci hanno spinto a rivedere tutte le operazione di pulizia suddividendole tra interni ed esterni e raggruppandole in un ordine studiato per permetterti di pulire al meglio la tua auto riducendo per quanto possibile eventuali problemi relativi a sporchi accidentali creati nelle fasi precedenti.
Nel dettaglio le fasi del car detailing degli esterni dell’auto più corrette sono:
- Pulizia cerchi e gomme;
- Prelavaggio;
- Lavaggio dell’auto;
- Asciugatura;
- Decontaminazione chimica;
- Decontaminazione meccanica;
- Lucidatura e Correzione Difetti;
- Protezione Esterni;
- Pulizia Vetri;
- Mantenimento;
Il Lavaggio Auto nel Car Detailing: La Prima Fase degli Esterni
Il primo step sicuramente per un trattamento di car detailing per esterni è un lavaggio dell’auto accurato ed efficace che sia finalizzato alla rimozione dello sporco accumulato, ma che sia realizzato in sicurezza per la carrozzeria del veicolo e per i materiali trattati.
Polvere, smog e molteplici tipologie di sporco possono accumularsi sulla carrozzeria e su tutti gli elementi dell’auto ed è opportuno procedere con un lavaggio attento per coprire tutte le zone anche le più nascoste come fessure, parti inferiori dell’auto o le più complesse come i cerchioni e le ruote.
Questo è un passaggio fondamentale perché prepara l’auto al meglio per i trattamenti successivi e può permetterti di avere maggiore controllo sulle fasi che seguono.
Un auto in gran parte pulita è ciò che ti serve per analizzare nel dettaglio tutte le superfici e capire come procedere successivamente con la decontaminazione e con l’eventuale lucidatura.
Per ottenere il meglio ti consigliamo di valutare di lavorare per fasi distinte e per evitare di rifare lavorazioni ti consigliamo di procedere nel seguente ordine:
- Lavaggio e pulizia della ruota, dei cerchi e delle gomme: qui ti consigliamo di partire proprio dalla zona dell’auto che di norma è la più sporca e la più contaminata in modo di pulire il grosso subito ed evitare di sporcare successivamente le altre zone dell’auto;
- Prelavaggio touch less approfondito: qui ti consigliamo di effettuare un prelavaggio con un prodotto alcalino di qualità il cui obiettivo è lavorare in modalità touch less, ossia senza toccare la carrozzeria dell’auto. Questo perché lasciando agire il prodotto scioglierà il grosso dello sporco e risciacquando ci permetterà di toglierlo dalla carrozzeria riducendo drasticamente i rischi di graffiare inavvertitamente le superfici. Per il risciacquo è meglio ad alta pressione e ti consigliamo di partire dall’alto verso il basso per evitare le colature;
- Lavaggio dell’auto con il metodo dei due secchi: qui ti consigliamo di effettuare il lavaggio con uno shampoo neutro utilizzando due appositi secchi dotati di griglia sul fondo e possibilmente due guanti separati. Nel primo ci sarà lo shampoo diluito con acqua e nel secondo acqua pulita per il risciacquo. Per ottenere il meglio è consigliabile prima inserire lo shampoo e successivamente l’acqua ad una temperatura dai 30°C ai 40°C, questo perché inserendo prima il detergente inizierà già a sviluppare schiuma e la temperatura dell’acqua aiuterà il potere detergente. Inoltre la presenza delle due griglie sul fondo aiuteranno a far depositare i detriti e residui, impedendoti di continuare a pescarli e portarli sull’auto. Con il primo guanto puoi procedere al lavaggio della parte alta dell’auto tenendo come linea di demarcazione la parte alta delle ruote. Una volta passato è opportuno sciacquare con attenzione nel secchio di risciacquo prestando attenzione a pulire bene le fibre da detriti e residui. Procedere con il secondo guanto per la parte bassa. È importante fare prima la parte alta e non la bassa perché è quella tendenzialmente meno sporca e di conseguenza se le inverti hai più detriti e sporco nel secchio che rischi di trascinarti per tutto il lavaggio. Per il risciacquo è meglio ad alta pressione e ti consigliamo anche qui dall’alto al basso;
- Pulizia dei vetri dell’auto: qui ti consigliamo di procedere proprio al termine di tutte le operazioni che effettui sull’auto (comprese decontaminazioni / lucidatura / protezione). Dal punto di vista di amolauto.it è l’ultimo step da eseguire ad auto terminata;
- Ferro e residui ferrosi: sono particelle che possono essere invisibili agli occhi essendo sottilissime, ma visto il materiale pesante e metallico tendono a resistere alle normali procedure di lavaggio e di conseguenza richiedono un trattamento specifico. In questa categoria rientrano le polveri delle pastiglie dei freni, polveri di metallo rilasciate da industrie, residui dei tram e dei treni che viaggiano su metallo e in generale tutte le particelle che possono provenire da fonti metalliche e che si depositano sulla tua auto. Sono contaminanti che non rimossi possono con il tempo arrugginirsi od ossidarsi e quindi potenzialmente intaccare il trasparente. Qui per capire se la tua auto è affetta da questa tipologia di contaminanti hai diversi metodi empirici:
- Metodo del sacchetto: ti occorre un sacchetto in plastica in cui infilare la mano e trascinarlo in una zona dell’auto nascosta, se si sente ruvido probabilmente hai residui ferrosi. Tendenzialmente non dovresti graffiare l’auto, ma ovviamente la procedura non è del tutto esente da rischi perché si sta facendo attrito sulla carrozzeria, quindi se vuoi provarla falla in una zona nascosta;
- Controllo spot: ti occorre un iron remover, detergente specifico per questa tipologia di contaminazione, da spruzzare sulla zona da trattare che in presenza dei contaminanti virerà dal bianco al viola indicandoti che la superficie è contaminata e quindi necessità di intervento;
- Calcare e piogge acide: in generale questa tipologia di contaminazione è visivamente facile da identificare in quanto sono macchie bianche che soprattutto su carrozzerie scure emergono in evidenza. È un contaminante che può essere molto aggressivo e che al sole e con temperature alte può in breve tempo arrivare a intaccare il trasparente, lasciando dei segni che non si possono rimuovere né con la decontaminazione meccanica e chimica ma solo con la lucidatura. Di base il calcare è formato da sali minerali e di conseguenza se si vuole intervenire rapidamente e chimicamente richiede un prodotto a ph tendenzialmente acido per asportarlo;
- Resina e insetti: sono contaminazione di origine naturale ma che in entrambi i casi possono rappresentare dei rischi per la tua auto e per la carrozzeria. Gli insetti infatti possono da un lato intaccare il trasparente se esposti al sole, alle alte temperatura o se lasciati a sedimentare per lunghi periodi sull’auto e per intervenire su di essi chimicamente la soluzione più idonea è un bug remover, un detergente specifico, o un prelavaggio (dosato con le opportune diluizioni). Per quanto riguarda invece la resina è importante intervenire con un prodotto specifico che possa ammorbidirla perché una volta indurita può risultare veramente ostica da rimuovere. Per entrambi i contaminanti se decidi di procedere con una decontaminazione meccanica devi prestare estrema attenzione perché sono tra i contaminanti più ostici e il graffio è dietro l’angolo;
- Catrame: sono residui che derivano dall’asfalto che si attaccano soprattutto alla parte bassa dell’automobile, nei passaruota o nelle parti basse della portiera. Qui di base chimicamente vengono usati prodotti a base solvente, ma bisogna prestare attenzione soprattutto sulle vernici datate o sui materiali particolari (es: plastica e policarbonati come alcuni tettucci non verniciati) in quanto potrebbero danneggiare;
- Residui di precedenti protettivi o sigillanti: tendenzialmente non rappresenta un elemento che in molti vogliono rimuovere, ma anzi preservare nel tempo, ma in alcuni casi potresti incontrare questa necessità perché vuoi sostituire i protettivi presenti e vuoi essere certo che non ci sia niente che chimicamente possa interferire. In questo caso gli approcci sono diversi e puoi procedere con i classici IPA o verificatori che vanno a rimuovere i filler di eventuali cere, polish e possono intaccare anche i protettivi esausti oppure devi usare dei prodotti specifici che virano da alcalini (prelavaggi concentrati) ad acidi (decontaminanti per calcare concentrati) ma che vanno usati con estrema attenzione seguendo con attenzione le indicazioni dei produttori perché potresti fare dei danni. Invece l’approccio in maniera meccanica in questo caso può essere un leggero step di lucidatura;
- Decontaminazione chimica: è il processo di rimozione dei contaminanti sfruttando dei detergenti chimici specifici sviluppati appositamente per la rimozione di quella particolare particella di sporco;
- Decontaminazione meccanica: è il processo di rimozione dei contaminanti tramite l’utilizzo di una clay bar e a volte viene anche definito come claying. La clay bar non è altro che una barretta di argilla che viene lubrificata con un apposito prodotto e passata sulla carrozzeria. Il suo compito è quello di inglobare al suo interno i contaminanti. Infatti durante l’operazione la barretta viene continuamente reimpastata per garantire che sia utilizzabile in sicurezza sulle parti non ancora trattate;
- Decontaminazione sia chimica che meccanica: è un processo che utilizza entrambe le possibilità per ottenere il meglio dei due mondi e di base è consigliabile prima eseguire la chimica per eliminare il grosso e terminare con la meccanica per essere sicuri di aver tolto tutti i contaminanti;
- Effettuare dei lavaggi regolari: grazie alla presenza di protettivi, la manutenzione se effettuata frequentemente è minima e permette di avere l’auto pulita con poco sforzo. Se l’auto è protetta bene ti è sufficiente un prelavaggio e uno shampoo neutro, e volendo puoi rafforzare la protezione usando un wet coat (per facilitare l’asciugatura) o un quick detailer per terminare il trattamento. Ti consigliamo di procedere ad un lavaggio circa ogni 2 settimane;
- Inserire dopo 3 lavaggi normali un ciclo decontaminante: ti consigliamo di inserire un ciclo in cui utilizzi un prelavaggio e invece di uno shampoo normale utilizzi uno shampoo anticalcare o a ph acido. Questo perché con il tempo potrebbe crearsi un micro strato invisibile di calcare che in realtà interferisce con la barriera del tuo protettivo e potrebbe in qualche modo darti l’impressione che sia esaurito, ma magari è semplicemente ostruito. Anche qui volendo puoi utilizzare un wet coat (per facilitare l’asciugatura) o un quick detailer per terminare il trattamento;
- Intervallare ogni circa 8 lavaggi totali un ciclo completo: il nostro consiglio è di alternare indicativamente ogni 8 lavaggi un ciclo completo di detergenza partendo con prelavaggio, shampoo e inserendo anche i trattamenti di decontaminazione chimica necessari. Qui può aver senso rinnovare anche la protezione, ma dipende dal protettivo che hai scelto in precedenza e se rilevi ancora tracce della sua efficacia;
- Prima fase: Aspirazione e Soffiaggio dell’Auto nel Car Detailing;
- Seconda fase: Pulizia dell’Interno dell’Auto nel Car Detailing;
- Terza fase: Protezione dell’Interno dell’Auto nel Car Detailing;
- Quarta fase: Pulizia dei Vetri dell’Auto nel Car Detailing;
- Quinta fase: Mantenimento dell’Auto nel Car Detailing;
- Soffiaggio degli interni;
- Aspirazione degli interni;
- Pulizia Moquette e Tappetini;
- Pulizia Plastiche;
- Pulizia Pelle;
- Pulizia del Cielo;
- Protezione Interni;
- Pulizia Vetri;
- Mantenimento;
- Pulizia del cielo e dei montanti: come prima fase se hai necessità di pulire il cielo è opportuno partire proprio da qui, perché alcuni residui si potrebbero depositare su altre zone. In particolare ti segnaliamo che è una delle operazioni di pulizia più delicate in quanto il rischio di danneggiamento è dietro l’angolo. Quindi valuta di intervenire solo se strettamente necessario e utilizza un detergente per tessuti meglio se in schiuma e utilizza un panno leggermente umido. Devi limitare al massimo la quantità di umidità perché se eccedi troppo potrebbe staccarsi;
- Pulizia tappetini e moquette: ovviamente il nostro consiglio è di rimuovere i tappetini e di lavorare con comodità, poi le alternative ovviamente cambiano in base al materiale degli stessi.
- Nel caso di tappetini in gomma: dopo il soffiaggio e l’aspirazione dello step precedente puoi procedere con un passaggio con acqua ad alta pressione e uno step di lavaggio con detergente per gomma, lasciando eventualmente agire il detergente sulle macchie più ostinate e puoi aiutarti con una spazzola in caso di necessità. Eventualmente li puoi anche dressare con un protettivo al termine;
- Nel caso di tappetini in tessuto: anche qui dopo il soffiaggio e l’aspirazione puoi procedere pretrattando le macchie visibili con un detergente per tessuti lasciandolo agire alcuni minuti prima di aiutarti con una spazzola morbida per la pulizia. In caso di pulizia normale puoi procedere con un detergente per tessuti applicato uniformemente o sul tappetino o sulla spazzola, oppure se hai della strumentazione professionale puoi valutare la pulizia con macchine ad iniezione ed estrazione. Se necessario o indicato dal prodotto scelto passa con un panno umido per eliminare i residui rimasti;
- In entrambi i casi: ti consigliamo di lasciar asciugare i tappetini all’ombra e preferibilmente stesi in verticale;
- Pulizia delle superfici dure: all’interno dell’auto i materiali per le superfici dure sono potenzialmente diversi da modello a modello passando da plastica, a vinile, a gomma, a pelle, ma per fortuna tendenzialmente salvo esigenze specifiche è possibile utilizzare un APC (All Purpose Cleaner) per la loro pulizia. Ovviamente se vogliamo per qualche motivo essere più delicati sulla pelle o sull’alcantara esistono ovviamente prodotti più specifici che permettono di intervenire in maniera più precisa e delicata. Anche qui in caso di necessità oltre al panno in microfibra puoi aiutarti con una spazzola a setole morbide;
- Pulizia dei sedili: prima di procedere alla pulizia è opportuno verificare se ci sono dei danni, come graffi o tagli per evitare di bagnare le zone coinvolte. Inoltre è opportuno verificare se i sedili sono in tessuto o in pelle, anche se a livello di prodotti esistono soluzioni che funzionano in entrambi i casi è opportuno procedere in modo diverso:
- Per i sedili in tessuto: ti consigliamo di pretrattare le eventuali macchie spruzzando il prodotto specifico, lasciandolo agire alcuni minuti, aiutandoti nella rimozione con una spazzola a setole morbide. Per la manutenzione ordinaria ti consigliamo di procedere con il detergente specifico, ma di prestare attenzione a non bagnare troppo il sedile e per ovviare questo puoi procedere spruzzando il prodotto sul panno o sulla spazzola o preferendo l’erogazione del prodotto in formato schiuma. Di base i sedili in tessuto possono essere bagnati con l’acqua, ma il rischio è di bagnare troppo la gommapiuma al di sotto del tessuto e avere problemi di asciugatura e che nel tempo possa gonfiarsi. Al termine della pulizia se necessario o se il prodotto lo richiede procedi con un panno leggermente inumidito per rimuovere gli ultimi residui;
- Per i sedili in pelle: il materiale è più delicato del semplice tessuto e quindi ti consigliamo in questo caso di erogare il prodotto sul supporto che utilizzerai per la pulizia come il panno in microfibra, la spazzola o il pennello a setole morbide. Presta particolare attenzione a non bagnare troppo il sedile e presta attenzione ad effettuare una pulizia accurata anche delle cuciture su cui puoi procedere con un pennello a setole morbide e il detergente. Al termine passa un panno leggermente umido se richiesto dal prodotto o necessario per rimuovere i residui e fai un passaggio di asciugatura con un panno in microfibra asciutto;
- Pulizia dei dettagli: di base in questa famiglia rientrano i piccoli dettagli che di norma vengono ignorati o spesso dimenticati come le bocchette del climatizzatore, i tasti e i comandi, le guarnizioni, il battitacco, le cinture di sicurezza. Qui gli strumenti che puoi utilizzare sono pennellini, cotton fioc, tamponcini, panni in microfibra e detergenti specifici;
- Protezione delle superfici in plastica, vinile e gomma: gli elementi interni sono anche loro soggetti al deterioramento provocato dai raggi UV, dal tempo, all’accumulo dello sporco, allo scolorimento. I protettivi specifici di questo tipo di norma vengono denominati anche dressing e hanno anche la funzione di ravvivare i colori con finiture diverse (opache, lucide o versioni intermedie), proteggono le superfici dallo scolorimento, dai raggi uv e dall’accumulo di sporco grazie agli effetti antistatici e hanno anche effetti di idrorepellenza;
- Protezione dei tappetini: per la protezione dei tappetini ovviamente il mondo si divide in due ambiti che sono i materiali utilizzati:
- Tappetini in gomma: si possono usare tranquillamente i dressing per plastica e gomma che di base ravviveranno i colori ma avranno anche lo scopo di evitare gli screpolamenti o gli indurimenti. Inoltre la protezione allo sporco e l’idrorepellenza ti possono aiutare a tenerli puliti nel tempo e a semplificare le operazioni di pulizia;
- Tappetini in tessuto: in questo caso si utilizzano dei prodotti specifici per l’idrorepellenza che hanno lo scopo di proteggerli dal fango e dalla pioggia;
- Protezione dei sedili: anche qui le possibilità si dividono in:
- Sedili in tessuto: l’esigenza in questo caso è proteggere da macchie, acqua e dallo sfregamento e i protettivi per i tessuti vanno a creare una barriera idrorepellente che ha proprio lo scopo di preservare la superficie dallo sporco e dall’usura del tempo;
- Sedili in pelle: essendo un materiale delicato è fondamentale proteggerlo anche perché se utilizzato sui sedili o sul volante è soggetto a numerose sollecitazioni nel tempo e ad un usura costante. Qui i protettivi infatti lavorano sia sulla protezione dei raggi UV, ma soprattutto all’usura meccanica. Infatti la barriera idrorepellente creata ha lo scopo di consumarsi al posto di far assottigliare lo strato di pelle. Inoltre la protezione allo sporco ha anche il vantaggio di ridurre anche la formazione di cattivi odori che di norma vengono spesso assorbiti dalla pelle e risultano di difficile eliminazione;
- Protezione dei vetri: a nostro avviso questa tipologia di protezione è opzionale e da fare all’ultimissimo step, dopo aver fatto la pulizia dei vetri che il penultimo step. Qui è uno step che spesso per gli interni viene ignorato, in quanto la protezione applicabile di base è per l’antiappannamento o per le impronte, ma di base sono soluzioni che riducono leggermente gli effetti ma che in diversi casi non risolvono definitivamente il problema;
Al termine del lavaggio c’è l’asciugatura che tradizionalmente viene fatta ricadere in questa macrofamiglia, ma potrebbe anche essere considerata uno step separato.
Qui gli approcci possono essere diversi, ma il consiglio è di utilizzare un wet coat o un drying agent per ridurre la quantità d’acqua e velocizzare lo step, inoltre il giusto panno fa sicuramente la differenza nel riuscire ad asciugare in modo efficace l’auto!
⬇️Per approfondire sui panni in microfibra per l’asciugatura auto trovi qui sotto il link alla guida completa⬇️
La Decontaminazione Auto nel Car Detailing: La Seconda Fase degli Esterni
La fase della decontaminazione dell’auto nel car detailing è importante perché è un processo per il quale si va ad intervenire sui principali “contaminanti”, ossia sporchi particolarmente tenaci, che possono essere presenti sulla carrozzeria anche dopo il lavaggio con l’obiettivo di rimuoverli definitivamente prima di procedere con le operazioni di lucidatura e di protezione.
Prima di entrare nel dettaglio della fase, ti facciamo un breve elenco dei principali contaminanti che potresti incontrare e che anche con il più accurato lavaggio potresti non essere stato in grado di rimuovere:
Le scelte che puoi effettuare per affrontare queste tematiche sono tendenzialmente di tre tipi:
Affrontare una pulizia specifica di sporchi ostinati oltre al giusto prodotto e approccio richiede anche un panno adeguato per gli esterni che non intralci nella lavorazione, ma che possa essere di supporto in caso di necessità specifiche.
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La Lucidatura Auto nel Car Detailing: La Terza Fase degli Esterni
La lucidatura nel car detailing per gli esterni rappresenta nella mente di noi amanti dell’auto un passaggio importante perché ha il compito di andare a risolvere le eventuali imperfezioni presenti sulla carrozzeria per ripristinare la finitura brillante dell’auto portandola ad un aspetto fiammante come se fosse nuova di fabbrica.
Ovviamente la lucidatura è funzionale su alcune tipologie di problemi come graffi superficiali, imperfezioni lievi e si può realizzare con l’ausilio di lucidatrici rotorbitali, rotative o roto eccentriche oppure attraverso tamponi manuali che richiedono sforzo fisico e che hanno un effetto più limitato.
Tendenzialmente il processo richiede la giusta attrezzatura e le giuste paste abrasive per riuscire a rimuovere i principali difetti, oltre che l’accortezza di lavorare nei modi più corretti per evitare alonature, ologrammi o swirl.
Inoltre è anche una fase preliminare se vogliamo avere una superficie perfettamente liscia, brillante e pronta per uno step di protezione con una cera, un sigillante o un ceramic coating.
⬇️Per approfondire la nostra guida sulle paste abrasive per la lucidatura trovi qui sotto il link alla guida completa⬇️
Esiste comunque un significato di lucidatura alternativo che non passa dal processo di asportazione di materiale, ma di ripristino temporaneo della brillantezza attraverso l’utilizzo di glaze che vanno temporaneamente a mascherare e coprire i principali difetti.
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La Protezione Auto nel Car Detailing: La Quarta Fase degli Esterni
La protezione nel car detailing per esterni è fondamentale perché anche il lavoro più perfetto eseguito ad opera d’arte senza un’adeguata protezione avrà una durata limitata nel tempo e potrebbe guastarsi rapidamente.
Infatti i raggi UV, il tempo, l’inquinamento, le intemperie, lo sporco e i danni accidentali possono andare ad intaccare la carrozzeria, la vernice o le superfici della tua auto andando a vanificare gli sforzi effettuati nelle fasi precedenti.
Qui di fatto le possibilità offerte dal mercato sono molteplici ed esistono di base molte soluzioni che possono essere scelte per la protezione come le cere per auto, i sigillanti, i wet coat e i coating.
Ciò che cambia è la durata, la brillantezza e gli effetti di idrofobicità che possono variare da soluzione a soluzione, ma anche da prodotto a prodotto.
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Il Mantenimento Auto nel Car Detailing: La Quinta Fase degli Esterni
Come ultimo step per il car detailing degli esterni c’è il mantenimento che di fatto rappresenta una fase importante perché racchiude al suo interno tutte le operazioni e le cure che vengono riservate alle auto dopo un primo ciclo iniziale di trattamento.
Introdurre una routine che di base va a realizzare delle attività periodiche sull’auto ti permette di riuscire a beneficiare per più tempo e a più lungo dei benefici delle operazioni di car detailing realizzate.
Nelle buone prassi da considerare c’è sicuramente:
Le Fasi del Car Detailing per Interni: Quali Sono e Come Funzionano
Spesso quando si parla di car detailing per interni si ragiona senza entrare troppo nel merito o comunque con fasi indicative che riguardano il trattamento dell’interno dell’auto.
Possiamo però entrare nel merito e analizzare insieme le grandi famiglie di attività e definire le fasi principali per il car detailing degli interni:
Anche qui secondo noi è opportuno però spezzettare le varie macro fasi per identificare le attività più specifiche che hanno tematiche sicuramente diverse e che richiedono accortezze e prodotti più specifici.
Nel dettaglio le fasi del car detailing per interni dell’auto più giuste sono:
Il Soffiaggio e l’Aspirazione Auto nel Car Detailing: La Prima Fase degli Interni
Nel car detailing per interni la prima fase di pulizia è sicuramente il soffiaggio attraverso l’aria compressa che ha il compito di esporre lo sporco e la polvere intrappolati in fessure o interstizi in zone più di facile accessibilità.
Tendenzialmente all’interno dell’auto ci sono molte zone di difficile accesso come sotto ai sedili, negli angoli stretti o tra le pieghe dei tessuti e questo trattamento ha proprio la finalità di portare in superficie lo sporco che altrimenti non si riuscirebbe a trattare.
A seguito di questa fase preliminare è poi fondamentale procedere con un’aspirazione attenta che serve per eliminare i detriti e lo sporco, ed è altrettanto importante per una pulizia accurata e profonda ma anche in vista delle fasi successive.
Infatti eventuali residui presenti nell’auto potrebbero portare a graffiare inavvertitamente le superfici e quindi occuparsi in modo attento di questo processo assicura un miglior risultato finale.
La Pulizia dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Seconda Fase degli Interni
Sicuramente la seconda fase fondamentale per il car detailing degli interni è la fase di pulizia che si va a differenziare in base al tipo di materiale di cui ci si va ad occupare.
Ti consigliamo di procedere nel seguente ordine:
Ovviamente affrontare la pulizia degli interni in modo efficace hai necessità di eventuali accessori di supporto come spazzole, pennelli ma un ruolo fondamentale lo ricopre il giusto panno in microfibra che può agevolare nella pulizia e migliorare sensibilmente il risultato.
⬇️Per approfondire sui panni in microfibra per interni trovi qui sotto il link alla guida completa⬇️
La Protezione dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Terza Fase degli Interni
La fase di protezione nel car detailing per gli interni è l’aspetto che fa la differenza perché permette di preservare il lavoro effettuato allo step precedente e che inoltre si occupa di creare uno strato che può preservare i materiali dallo sporco, dai raggi UV e contribuire a ritardare l’usura nel tempo.
Ti consigliamo di procedere nel seguente ordine:
La Pulizia Vetri Auto nel Car Detailing: La Quarta Fase degli Interni
La fase della pulizia dei vetri interni del car detailing è importante perché la visibilità e la limpidezza dei vetri sono fondamentali per una corretta visione durante la guida, ma rappresentano anche il biglietto da visita e tra i primi aspetti che saltano agli occhi a chi osserva l’auto.
Inoltre per evitare contaminazioni da altre fasi sono sicuramente da effettuare al termine di tutto e questo comporta di conseguenza una maggiore attenzione nel procedere.
Per questo ti consigliamo di spruzzare il detergente direttamente sul panno, in modo da evitare di disperdere prodotto anche su altre zone, e di scegliere un senso di pulizia per i vetri interni e uno per i vetri esterni.
Se procedi orizzontalmente all’esterno e verticalmente per l’interno a colpo d’occhio sei in grado di capire se un alone residuo è presente su quale dei due lati e di conseguenza intervenire in modo efficace e ottimale.
Inoltre puoi avvalerti di spatole sottili per aiutarti a raggiungere con la microfibra gli angoli e gli spiragli più piccoli dove manualmente saresti più in difficoltà nell’intervento.
Anche la scelta del panno giusto è fondamentale per riuscire a pulire in modo efficace e funzionale ed è un aspetto importante per avere un buon risultato e per evitare di impazzire e perdere tanto tempo nell’attività.
⬇️Per approfondire sui i panni in microfibra per vetri trovi qui sotto il link alla guida completa⬇️
Il Mantenimento dell’Interno Auto nel Car Detailing: La Quinta Fase degli Interni
Dopo un trattamento di car detailing per gli interni è fondamentale come ultimo step la manutenzione in modo da preservare nel tempo le protezioni ei risultati ottenuti.
Tendenzialmente dopo l’applicazione dei protettivi le superfici interne rimarranno pulite più a lungo, ma nonostante questo si sporcheranno comunque nel tempo per cui il nostro consiglio è di procedere ad un’aspirazione circa ogni 10-14 giorni, ovviamente il timing potrebbe cambiare in base all’uso e allo stato dell’auto.
Ovviamente in base alle durata dei prodotti potete valutare di effettuare un trattamento di pulizia più approfondito con l’utilizzo nuovamente dei protettivi per rafforzare la protezione nel tempo.
Soprattutto su questa tematica i tempi medi sono difficili da indicare perché le variabili in gioco sono molteplici, ma tendenzialmente se si effettuano operazioni frequenti di pulizia avrai il vantaggio di ridurre drasticamente lo sforzo necessario.